Al fine di verificare l'efficienza del principio Armonico nell'alternanza delle Chances doppie del tappeto verde della Roulette, si dovrà anzitutto suddividere idealmente la ruota - intendo quella virtuale, che scandiva la progressione oraria dei settori numerici da 1 a 37 - proiettandovi la gamma delle permanenze articolata in questo caso, e come primo esempio, in 128 possibili tessere al posto delle 37. Come ciò possa avvenire cercherò di renderlo chiaro con qualche esempio, benché sia più arduo da spiegare con semplicità che da capire.
Ciascuna di tali tessere, o figure, è costituita da una diversa serie di 7 boules consecutive (ignorando per ora lo zero del cilindro) identificata da un numero che ne è la chiave, equivalente come vedremo alla somma dei primi 7 bit positivi di un byte (chi è pratico di programmazione capirà al volo) e come tale da trattarsi come un singolo numero-cella, nel contesto della formulazione armonica già illustrata per i numeri. Quindi la permanenza così come la conosciamo si trasformerà virtualmente in un'altra, costituita da valori tra 1 e 128 al posto di ogni 7 boules effettive.
Le formazioni generate dal susseguirsi di queste entità ed intercettate dai nostri parametri di gioco indicheranno quindi una delle 128 combinazioni come cella in previsione di uscita e, quando avverrà, ne giocheremo i 7 passi al raddoppio, iniziando a puntare sulla prima chance designata dalla figura e, fino a che si vinca, spostando fedelmente tutta la posta sull'una o l'altra seguendo i bit positivi della figura indicata; alla fine dell'estrazione multipla [di 7], la vincita in progressione assommerà 127 unità al posto delle 35 del pieno, con il solo rischio della fiche iniziale. Si potrà dunque ri-giocare solamente ad ogni 7 colpi, ove quelli intermedi serviranno a far lievitare l'unità puntata, oppure ad incamerarla al banco al primo colpo contrario.
Per un minimo di immagine, la figura 29 equivarrà a {1,0,1,1,1,0,0} (in ordine di lettura),
dove se "1" rappresenta il ROSSO, "0" rappresenterà il NERO e così per le altre due chances; per giocarla si punterà a R, poi tutto sul N, continuando 3 volte a R e, se tutto va bene, due volte a N; la figura completa, che al 6º colpo vincente ha totalizzato 64 unità, al 7º darà la vincita di 127 pezzi, che potremo ritirare, passando all'inizio del colpo successivo (di altri 7 bit).
Il problema centrale è rappresentato dalla spaccatura, o disarmonia funzionale introdotta dall'interferenza dello zero, sia sulla simmetria ROSSO-NERO (o di altra chance) nella rotazione simmetrica del cilindro, che nel dipanarsi della permanenza stessa, potendo fare la sua comparsa in qualunque punto di qualunque figura si stia seguendo. Il primo interrogativo riguarda quanto ciò possa compromettere le suddette relazioni, gettando lo scompiglio dove si ricerca l'armonia. Se si parte dalla certezza che detta Armonia non avrà difficoltà alcuna a farsi valere, in quanto tutto abbraccia e nulla può rifiutare, la domanda che segue riguarda come gestire questa presenza, che comunque fuoriesce da ogni possibile di codifica all'interno della formula che ci proponiamo.
Veniamo allora alla messa in opera.
Così come genera permanenze numeriche, la nostra Ruota è suddivisa in tipologie binarie, cioè le cosiddette Chances semplici. Ogni uscita è ad un tempo Pari o Dispari, Rossa o Nera per definizione e pure Manca o Dritta diremmo all'italiana (ed infatti i numeri da 1 a 18, sotto la chance “Manque” stanno sul tappeto alla sinistra del cilindro, la chance “Passe”, 19-36 alla destra). Come tutti sanno, il susseguirsi delle estrazioni numeriche genera quindi per ciascuna di tali tipologie quei percorsi che potremmo dire a zig-zag, come si vede in figura, ognuno dei quali definisce di fatto un tragitto binario. Il [calcolo] Binario - un mondo nel quale i numeri decimali non esistono - non è che un modo di rappresentare le quantità, servendosi dei soli valori Zero ed Uno ordinati quali interruttori (per i passaggi di segnale o impulsi su microchip), in tante file come su un pallottoliere da destra verso sinistra, talchè se prendiamo una rastrelliera di 8 pulsanti vedremo che:
00000001 equivale a 1,
00000010 equivale a 2
(0000011 equivale a 3, la loro somma in attività) e quindi per la cifra 4 non si farà che effettuare un ulteriore salto di colonna attiva, per cui:
00000100 equivale a 4 Niente di più semplice, per integrare una serie al raddoppio. Ne deriva che, saltando direttamente di colonna in colonna, senza sommare i valori intermedi, avremo
0001000 = 8,
0010000 = 16,
0100000 = 32,
1000000 = 64
Il metodo quindi si pone come ideale per rappresentare qualunque serie di dati rispondenti solo ad uno di due tipi, cioè dove ogni requisito può essere riconducibile soltanto a zero o uno, destro o sinistro, bianco o nero, come Pari o Dispari per intenderci; ed è l'ideale per rappresentarne una possibile catena sequenziale nel tempo.
Si tratta solo di stabilire di quante caselle dovrà disporre ogni notazione, come limite di campo della catena (permanenza) in esame, scomponendola in unità separate e indipendenti. Mantenendo l'esempio sul modulo di 7 cifre, vediamo quindi che:
0000001 0000010 0000011 0000100 0000101 0000110 0000111 significano 1,2,3,4,5,6,7.
Sarà già chiaro per tutti, ogni interruttore o cifra binaria può essere fatta equivalere all'estrazione non di un numero del cilindro, che non può rappresentare, ma della relativa Chance, cosicché ogni 7 caselle possano raggruppare 7 colpi consecutivi in termini di R/N o M/P etc.
Come molte cose fin troppo semplici, può destare confusione o perplessità, dato che la nostra mente è adusa a circuiti diversi; vediamo allora un esempio pratico in chiave Rosso/Nero, dove Rosso=1 e Nero=0.
Poiché l'ordine di lettura binario è numerico quindi inverso a quello letterario, la sequenza 0001101 identifica le uscite R,N,R,R,N,N,N.
Se poi consideriamo la sequenza 1111111, che identifica le uscite R,R,R,R,R,R,R: scopriamo che se avessimo puntato in un tale caso 1 unità a Rosso lasciando la posta sul tappeto per 7 volte consecutive, avremmo vinto esattamente la cifra che il codice binario rappresenta, cioè 64 +32 +16 +8 +4 +2 +1 = 127 ritirando naturalmente anche il gettone puntato. Allo stesso modo, vincite a parte, ogni figura rappresenta in binario la somma dei suoi bit attivi e solo quella, per cui la ben nota unità binaria: il byte, costituita appunto dagli otto bits elementari che abbiamo appena conosciuto, può contenere un qualsiasi numero da 0 a 255.
È dunque facile concepire la codifica in meno di un byte di ogni possibile figura generata da 7 permanenze per ogni chance doppia. La figura infatti si agiterà tra 1 e 0 e viceversa in tutti i modi possibili, ciascuno dei quali darà come somma un diverso valore entro la gamma da 0 a 127, se la lunghezza prestabilita della rastrelliera sarà di 7, o fino a 63 se di 6, o ancora 511 se di 9 e così via.
Per chi non fosse abbastanza pratico e vuol farsene un'idea, una tabella dei primi 16 valori riporta la lista delle relative serie che ogni chance può produrre (in grassetto), del valore ordinale che le identifica (sopra) e delle rispettive unità che totalizzerebbe di passo in passo giocando la posta sul verso vincente, distinto da numeri rossi o verdi (anziché neri) per maggior chiarezza visiva. Il programma evidenzia per ogni numero estratto la stessa notazione binaria per ciascuna delle tre chances, sostituendo l'ultimo con il valore ordinale del settore a cui la sequenza è attribuita.
1
| 2
| 3
| 4
| 5
| 6
| 7
| 8
| 9
| 10
| 11
| 12
| 13
| 14
| 15
| 16
|
1 0 0 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 1 0 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 1 0 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 0 1 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 0 1 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 1 1 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 1 1 0 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 0 0 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 0 0 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 1 0 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 1 0 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 0 1 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 0 1 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 1 1 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 1 1 1 1 0 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| 0 0 0 0 1 0 0
| 2 4 8 16 32 64 128 |
| | | | | | | | | | | | | | | | |
Ci troviamo quindi di fronte ad una griglia costituita dalle diverse figure a numerazione univoca, in grado di scandire la ciclicità della permanenza al livello predefinito da un numero prestabilito n di colpi, nell'es. 7 per 128 combinazioni, ma che si estendono diciamo da 5 a 9, con combinazioni in rapporto ovviamente di 2^n.
Mantenendo l'esempio, l'avere scaglionato una permanenza in figure di 7 boules ci permetterà di giocarne ciascuna come fosse una singola scommessa, in quanto che a ciascuna verrà destinata una sola unità; nel far uso della procedura è essenziale comprendere che, mentre gli algoritmi di HARMONY in questa fase sperimentale trattano ciascun evento al termine dei 7 colpi, accreditando la vincita o addebitando l'unità di partenza, di fronte al tappeto sarà cura del giocatore spostare ogni puntata vincente mossa dopo mossa su quella delle due facce [della stessa chance] prevista dalla figura che sta giocando. Se ad es. una formazione istruisce il programma di giocare la nº 10 e ci troviamo nel gioco reale, si dovranno puntare per cominciare la prima unità al Nero; se poi vince, le 2 unità a Rosso; se vince ancora, le 4 al Nero; se vince 8 a Rosso; se vince 16 e segg. al Nero fino a ritirare i 128 pezzi a chiusura. Qualunque puntata non fosse vincente, si sarà perduta l'unità iniziale e niente più e la figura verrà abbandonata. Se vi sarà conferma di interesse per una versione più avanzata in tal senso, sarà il programma stesso ad indicare ogni successiva movimentazione della posta sul tappeto per ogni chance, cosa che per la verifica statistica è superflua.
Ciò premesso, non resta che suddividere il cerchio - non più il cilindro! - in 127 settori virtuali, assegnando a ciascuno il valore progressivo, come per i 37 numeri simbolici, ed analizzare la permanenza in funzione delle configurazioni armoniche che ci è consentito di rilevare in tale ambito.
Abbiamo così impiantato la possibilità di ottenere previsioni alternative - assai più rare e pertanto precise e proporzionalmente redditizie con l'aumentare del modulo di base, con il naturale svantaggio di una maggiore attesa, ma soprattutto con il problema dello zero, un vero intruso in questo tipo di planimetria. Dopo accurate riflessioni, il modo più semplice ed elegante per aggirare tale ostacolo è apparso quello di ignorarlo, ossia di considerare nulle le figure in cui fa il suo ingresso, almeno soto il profilo delle formazioni armoniche; in effetti non è praticamente possibile attribuire una figura con la sua presenza (addirittura singola o multipla) ad una qualsivoglia categoria prestabilita nell'ambito che ci proponiamo. Quindi, per semplicità di gioco e di programmazione, all'uscita dello zero si ritira metà della posta, se ce n'è, e si abbandona - una sorta di “non luogo a procedere” - lasciando che la figura completi al buio gli eventuali colpi restanti.
Un particolare svantaggio di cui tener conto nell'eseguire i test con questo genere di strategia consiste nel fatto che essa risente della correttezza della permanenza quanto più il modulo si estende, coinvolgendo l'ordine ciclico fisso un numero di estrazioni sempre più ampio rispetto al gioco sui pieni; infatti se un gruppo di due o quattro numeri consecutivi contenenti errore può essere facilmente oltrepassato e dimenticato, un errore interno a quattro figure di 8 coinvolge 32 estrazioni e, se vi è frattura della sequenza, provocherà uno slittamento dei valori numerici delle figure di tutta la permanenza a seguire rispetto alla parte precedente.
Questa tecnica consente di verificare una volta ancora la particolare valenza della formulazione armonica, benché parzialmente compromessa dalla distonia dello zero. Le figure si possono giocare anche a lato delle giocate sui numeri pieni in quanto non si contrappongono, potendosi vincere su entrambi i fronti. Notare che le tre chances a loro volta si possono giocare indipendentemente, quindi una o due o tutte tre nello stesso tempo.
A questo proposito alcuni aspetti di base potrebbero influenzare la vasta gamma di possibili impostazioni: la chance Rosso/Nero è la meglio distribuita sul cilindro, soprattutto in relazione alla posizione dello zero (e in alcuni casi sembra prevalere negli equilibri di vincita), laddove Pari/Dispari e Manque/Passe presentano difformità non lievi nella distribuzione sulla ruota: ad es. ai due lati dello zero troviamo numeri specularmente pari ed al suo opposto egualmente dispari; nel contempo altre paia di numeri sono qua e là accostati anziché alternati per tali qualità, il che rende parzialmente critica l'attribuzione del medesimo circolo numerico a sequenze binarie apparentemente uguali, ma ottenute in modalità geometriche differenti.

Le figure illustrano i risultati sui due tavoli ormai in adozione per il gioco simultaneo sulle tre chances: la traccia rossa riguarda Rosso/Nero, la verde Dispari/Pari, quella viola Passe/Manque. Dati i frequenti parallelismi, la scala verticale è amplificata per facilitare il raffronto. (didascalie soggette a progressivi aggiornamenti nelle versioni del programma).
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Passe e Manque invece sono quasi sempre alternati in quanto tali, tranne il 5 e 10 opposti allo zero, sempre che si voglia considerare lo zero un divisorio Dispari-Manque tra 26 e 32, ma anche in questo caso esso non partecipa alla formazione delle figure di categoria, né è presente sul lato opposto alcun elemento di compensazione. Forse sarebbe opportuno uno studio che giustifichi una ridistribuzione in tal senso, un po' come ridisporrre un mazzo di carte, ma il percorso si allunga troppo.
Resta forse da verificare con la dovuta quantità di prove, se la chance R/N in generale si comporti meglio delle altre due per le suddette ragioni o al contrario se la formulazione armonica si confermi, stante il fatto che il cilindro è sempre uguale a se stesso e la generazione delle chances è comunque paritetica.
Ai primi test l'andamento generale appare un po' bizzarro piuttosto che dimostrare una specifica tendenza, né le partite sono prevalentemente vincenti; d'altra parte il condensare la permanenza binaria in una serie di valori decimali a 6-8 bits riduce il campo di esplorazione in misura proporzionale, come se gli otto anni di gioco fossero in realtà uno o poco più (in aggiunta ad ogni 37 cicli di figure di 7 lo zero si intrufola ovviamente 7 volte, abbassando ancora l'estensione utile della permanenza fino a 7 boules per volta) il che lascia intendere la necessità, per questo tipo di ricerca, di una quantità molto maggiore di dati per una diagnosi affidabile: in breve, almeno sette volte quelli disponibili in quest'ambito.
Nondimeno, anche questo è già un risultato allo scopo che mi prefiggo: l'indecisione dei tracciati (al di fuori da scelte parametriche particolarmente inadatte, come del resto per i 37 numeri) denota già il minor equilibrio nella distribuzione delle chances sul cilindro - la qual cosa in fondo è proprio quel che l'ideatore della macchina voleva, pur avendo compiuto dal canto suo un apprezzabile sforzo proprio per evitare quanto possibile ogni agglomerato di tali componenti tra loro - e la mancanza di compattezza provocata dallo zero si fa sentire. Lo stesso non accade con la rotazione dei numeri, alla quale lo zero prende parte come normale componente: là il problema si traduce in una tassa interna alla vincita, qualunque sia l'estratto, zero incluso, mentre per le chances la sua comparsa fa scattare una tassa esterna per così dire, che colpisce la puntata.
Per chi desidera approfondire la funzionalità del programma HARMONY, ecco uno spaccato del processo che conduce alla prima figura vincente sulla chance R/N, Tavolo 2 di Amburgo (cfr. sopra). |
La formazione R/N (1ª colonna) | 122 84 61 89 | incontra dopo 46 colpi ( al #29540 ) la figura nº 86, che ad essa si combina, dando adito alla previsione [ 78 107 ]. |
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| In accordo alle opzioni (in play:| - ¤ - - |) il programma gioca solo il 107 {1, 1, 0, 1, 0, 1, 1}, che esce subito dopo due annullamenti da parte dello zero. Si noti anche il salto automatico dei contatori, da ogni zero fino al termine della figura (di 7 bits) in corso.
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Sarà ora facile comprendere che la suddivisione in figure separate, come compartimenti stagni contigui di una permanenza, può avere inizio in un qualunque punto della stessa, così come la permanenza stessa può trarre inizio da qualunque punto assoluto; ciò può dar luogo ad un numero di sequenze diverse, pari al modulo di base, poiché se questo è 7, l'8ª casella rientrerà nel giro dei 7 come inizio della cella seguente. Il fatto significativo è che le 7 serie di figure così delineate sono del tutto diverse ed indipendenti l'una dall'altra, dando luogo a partite uniche con risultati anche divergenti, che proprio per questo potrebbero, in un'applicazione teorica ancor più spinta, venir giocate contemporaneamente.
Prima di inoltrarci alla volta di un tale traguardo, arduo per il programmatore più che per il giocatore, che si troverebbe a dover puntare sempre e comunque una posta definita sulle tre chances, ho pensato che valesse la pena di verificare, insieme alla validità della ricerca armonica suille figure per vari livelli di suddivisione, anche questo tipo di confronto, che nasce appunto dal semplice slittamento di un bit per volta.
La procedura HARMONY a questo punto prevede la scelta del modulo, per figure che definiscono da 32 a 512 varianti, applicabile a ciascuna delle tre chances doppie, insieme o separatamente, combinate con alcune delle opzioni di base già messe a punto per i numeri pieni. Alcune infatti non avrebbero molto senso (il gioco sulla ripetizione dal canto suo non sarebbe praticabile in vista dei massimi di puntata consentiti) o sarebbero al momento troppo complesse da implementare, considerato lo sforzo ormai notevole anche per il software, di gestire tutte le varianti all'interno dello stesso motore, proprio a fini di ogni possibile interscambio.
Bastava aggiungere uno scalino… ed è stato fatto. Variando un parametro potremo osservare e confrontare il diverso comportamento delle sequenze in gioco partendo dai diversi punti. Va osservato che, a differenza delle altre opzioni parametriche, nessuna di tali posizioni di partenza, sia che vinca operda, è migliore o peggiore delle altre, così da attestare un criterio prioritario; sono solo generatrici, quanto alla scansione delle chances, di meta-permanenze diverse.
Vale la pena di prender visione di tale condotta in due tabelle ricavate dai quattro ed otto anni dei due Tavoli di Hamburg, giocati su Rosso/Nero, ai primi due colpi consecutivi per ogni previsione, basata su settori di 7 bits, dove skidsectors indica il fattore di slittamento in avanti dell'inizio conteggio. Si è puntato sul 2º dei due previsti, senza alcun limite di tolleranza al centraggio della cella. I risultati statistici sono:
in play:| - ¤ - - | orb 0.000 spot{2} [fig. introv. ×]
Amburgo_1998-05_T1 | | Amburgo_2001-4_T2
|
---|
---- Rouge~Noir+1 ----
total bets: 2142 = -25€ ÷ output/ratio: -1.2%
max loss range: 257 | skidsectors: 1
---- Rouge~Noir+2 ----
total bets: 2307 = -558€ ÷ output/ratio: -24.2%
max loss range: 371 | skidsectors: 2
---- Rouge~Noir+3 ----
total bets: 2207 = 624€ ÷ output/ratio: 28.3%
max loss range: 401 | skidsectors: 3
---- Rouge~Noir+4 ----
total bets: 2215 = 143€ ÷ output/ratio: 6.5%
max loss range: 365 | skidsectors: 4
---- Rouge~Noir+5 ----
total bets: 2210 = 311€ ÷ output/ratio: 14.1%
max loss range: 306 | skidsectors: 5
---- Rouge~Noir+6 ----
total bets: 2216 = 155€ ÷ output/ratio: 7.0%
max loss range: 438 | skidsectors: 6
---- Rouge~Noir+7 ----
total bets: 2095 = -397€ ÷ output/ratio: -18.9%
max loss range: 354 | skidsectors: 7
totals| all rounds bets: 15392 = 253€
| output/ratio: 1.6%
| |
---- Rouge~Noir+1 ----
total bets: 1263 = 104€ ÷ output/ratio: 8.3%
max loss range: 343 | skidsectors: 1
---- Rouge~Noir+2 ----
total bets: 1220 = 100€ ÷ output/ratio: 8.2%
max loss range: 355 | skidsectors: 2
---- Rouge~Noir+3 ----
total bets: 1292 = 462€ ÷ output/ratio: 35.8%
max loss range: 271 | skidsectors: 3
---- Rouge~Noir+4 ----
total bets: 1225 = 156€ ÷ output/ratio: 12.8%
max loss range: 530 | skidsectors: 4
---- Rouge~Noir+5 ----
total bets: 1361 = 402€ ÷ output/ratio: 29.5%
max loss range: 346 | skidsectors: 5
---- Rouge~Noir+6 ----
total bets: 1317 = 44€ ÷ output/ratio: 3.4%
max loss range: 256 | skidsectors: 6
---- Rouge~Noir+7 ----
total bets: 1228 = 281€ ÷ output/ratio: 22.9%
max loss range: 269 | skidsectors: 7
totals| all rounds bets: 8906 = 1551€
| output/ratio: 17.4%
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 N. B. - Tutte le tracce riguardano lo sviluppo del gioco esclusivamente sul Rosso/Nero, spostando in avanti di una boule la posizione d'inizio gioco per ciascun test; quindi, a differenza di quanto annotato sopra, qua il rosso è solo uno dei 7 colori distintivi.
L'immagine del primo diagramma in alto documenta invece una situazione in cui le 3 chances insieme si mostrano vincenti per 4 anni, con priorità del R/N. Lo slittamento equivale infatti al Rouge~Noir +3 della figura seguente, in cui è reso solo R/N con un utile di 462 unità, che sopra si sommano alle vincite delle altre due chances per un totale di 1018 unità, con rendimento pari al 27.1%.
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In un modo o nell'altro, l'ipotesi armonica insiste e si conferma. Non ho potuto testare le combinazioni di 255 bits, se non per verificare che sono più rare di quanto mi aspettassi - grazie anche a quel bastone tra le ruote che è lo zero - ma quando vincono il rendimento si presenta elevato; sembrano gradire la scommessa su un maggior numero di colpi (data la grande estensione, ne ho provati da 4 a 7), ma bastano un paio di vincite per coronare una lunga attesa con basso rischio. In compenso rammentiamo che tali esempi si possono cumulare sullo stesso tavolo moltiplicati per ogni chance e con varie opzioni. Ce n'è abbastanza su cui riflettere.
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